Pubblicato: 27-09-2011

Ventun anni fa la morte di Stevie Ray Vaughan


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Moriva esattamente 21 anni fa Stevie Ray Vaughan, considerato tra i migliori chitarristi del mondo. Stevie, come si ricorderà, perse la vita precipitando con un elicottero che dopo un concerto con Eric Clapton e Buddy Guy lo stava trasportando da East Troy a Chicago. Lo ricorda oggi, tra gli altri, Damian Fanelli, online managing editor di "Guitar World". Fanelli, che ha un debole per la Les Paul e ha suonato nei Mister Neutron, Blue Meanies e Gas House Gorillas, con un breve ma commosso articolo scrive che il suo mondo cambiò quando, nel marzo 1984, lo vide suonare presso il Kean College di Union, New Jersey. Il giornalista individua anche quella che ritiene sia stata la miglior performance del musicista: una versione di "Leave my girl alone" di Buddy Guy eseguita nel 1989 ad Austin, Texas.













La cover, sempre secondo Fanelli, conterrebbe la quintessenza di tutte le qualità di SRV: l'intensità, la passione, il tempo e la velocità. Stevie era nato il 3 ottobre 1954 a Dallas e, dopo una breve esperienza come lavapiatti, si buttò nella musica prima militando in vari piccoli gruppi e poi fondando i Blackbird. Il suo primo album solista è stato "Texas flood", pubblicato nel giugno 1983. L'LP conteneva questi brani:
"Love struck baby"
"Pride and joy"
"Texas flood"
"Tell me"
"Testify"
"Rude mood"
"Mary had a little lamb"
"Dirty pool"
"I'm cryin'"
"Lenny".


(Articolo tratto da: http://www.rockol.it del 27 ago 2011)







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