Bruce Springsteen e Ticketmaster negli ultimi anni hanno avuto un rapporto piuttosto travagliato. Le prime violente polemiche erano nate nel 2009, quando il Boss e il suo staff avevano accusato l'agenzia americana, specializzata nella vendita di biglietti online, di lucrare sui fan: la polemica era scoppiata dopo che molti appassionati non erano riusciti inspiegabilmente ad acquistare i tagliandi o addirittura erano stati indirizzati automaticamente verso il sito di rivendita TicketsNow, finendo per pagare un sovrapprezzo sul valore nominale. Al punto che l'azienda aveva risposto con delle scuse ufficiali per bocca del suo stesso amministratore delegato. Stavolta la questione sembra decisamente più semplice: ieri infatti negli Stati Uniti sono andati in vendita i biglietti per il tour americano di Bruce, che partirà il 18 marzo dalla Philips Arena di Atlanta. Peccato che per tanti, di nuovo, una volta collegati al sito non ci sia stata alcuna possibilità di assicurarsi un posto per il concerto.
Il motivo? Apparentemente l'improvvisa e altissima concentrazione del traffico sul sito ha mandato in tilt i server di Ticketmaster. Il Boss ha prontamente fatto chiarezza, condividendo sul suo sito la nota ufficiale dell'agenzia. "Abbiamo registrato un traffico altamente sopra la norma questa mattina e questo ha impedito l'acquisto ad alcuni fan", si legge nel comunicato di Ticketmaster, "Stiamo investigando per capire il motivo dell'inconveniente e stiamo lavorando per risolverlo il prima possibile, ma i biglietti sono ancora in vendita quindi per piacere siate pazienti. Vi daremo aggiornamenti il prima possibile".