Vaneta Becker, senatrice statunitense repubblicana dello stato dell'Indiana, ha presentato una proposta di legge che preveda 25 dollari di multa a chiunque modifichi più o meno deliberatamente, durante esecuzioni pubbliche, "The star-spangled banner", brano basato sul testo di Francis Scott Key (per la precisione, estratto dal suo poema "Defence of Fort McHenry") e adattato alla musica di "The anacreontic song" del britannico John Stafford Smith, meglio conosciuto - almeno dal 1931, quando il presidente Herbert Hoover ne ufficializzò l'utilizzo - come Inno degli Stati Uniti d'America. "Sia chiaro, non è mia intenzione multare chiunque sia stonato", ha precisato la senatrice: "Il mio obbiettivo è quello di far rispettare il testo e il tema così come originariamente concepiti".
Se questa legge fosse stata approvata dal Congresso e fosse stata estesa a tutti e 50 gli stati (oltre al distretto federale di Washington) della confederazione nella prima parte del 1969, Jimi Hendrix (nella foto, a sinistra), l'autore di uno degli emblemi - sociali e culturali, prima ancora che musicali - dello scorso secolo, si sarebbe visto recapitare a casa il bollettino della contravvenzione:
Il chitarrista di Seattle sarebbe comunque stato in buona compagnia: anche Steven Tyler degli Aerosmith, che - prima della 500 Miglia di Indianapolis, nel 1991 - cambiò il verso "home of the brave" in "home of the Indianapolis 500", sarebbe incorso nella sanzione.