Il nome fa gola, è ancora evocativo e -soprattutto- porta buoni incassi. C'era quindi da scommettere che, prima o poi, in un modo o nell'altro, qualcuno avrebbe tentato di risvegliare dallo stato di animazione sospesa i New Order, la band direttamente collegata all'epopea dei Joy Division. I New Order, nati dalle ceneri dei JD dopo il suicidio del cantante Ian Curtis, avevano esordito con l’album “Movement” del 1981. Peter Hook aveva ufficializzato la sua interruzione del rapporto nel giugno 2007 dopo aver affermato, un mese prima, "i New Order sono finiti". Da allora ad oggi non sono mancate le frecciate tra i due contrapposti schieramenti. I New Order sono ora nuovamente in pista, anche se rimaneggiati e -pare- per due soli concerti benefici.
In formazione rientra la tastierista Gillian Gilbert, che non si faceva vedere da oltre dieci anni. E Peter Hook ovviamente non c'è. Il basso di "Hooky", lo strumento che più caratterizza il sound dei NO, sarà sostituito da quello di Tom Chapman, passato nei Bad Lieutetenant di Bernard Sumner. Il gruppo di Manchester suonerà a metà del prossimo mese a Bruxelles e a Parigi per raccogliere fondi per il regista Michael Shamberg, che fu al fianco della band agli esordi ed è ora molto malato.