Ryan Adams ha ammesso di trovarsi più a suo agio come artista solista che come frontman dei Cardinals: il cantante originario del North Carolina ha dichiarato di aver visto complicarsi, col passare degli anni, il rapporto col gruppo, tanto da preferire - oggi come oggi - la carriera in proprio. "Devo essere sincero", ha ammesso l'artista: "Credo sia venuto il tempo di ammetterlo: sono molto stanco e ho bisogno di riposarmi un po'... Molto di più di quanto non faccia coi Cardinals". Adams, che non molto tempo fa assicurò di non avere intenzione di abbandonare la band per intraprendere la carriera solista ("Io solista?", ebbe a dire lui: "Neanche per il c*zzo. Nemmeno a pagamento") ha fatto sapere di aver parzialmente cambiato idea dopo la dipartita della bassista dei Cardinals Catherine Popper nel 2006: "Lei era la chiave di tutto. Per questo la separazione per me è stata molto dolorosa. Noi abbiamo continuato perché dovevamo: abbiamo fatto dischi e concerti, certo, ma il mio cuore era altrove. Ai tempi di 'Cardinology' era tutto diverso: allora scrivevo le canzoni per la band, non per me. Al momento, poi, loro (i Cardinals) non sono più tanto gentili con me: non credo sia corretto considerarci ancora amici nel vero senso della parola".
Alla realizzazione del nuovo disco di Adams, "Ashes & fire" (atteso nei negozi entro il prossimo 10 ottobre), ha preso parte anche Norah Jones, che appare in tre brani, "Come home", "Save me" e "Kindness": l'album è stato prodotto da Glyn Johns, padre del produttore Ethan Johns, in passato già al lavoro - oltre che con lo stesso Adams - coi Kings of Leon.
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