Atto di contrizione per Roger Waters. Il musicista, che lasciò i Pink Floyd nel 1985 dopo aver definito il gruppo "una forza spenta", ha riconosciuto d'aver compiuto un errore di valutazione. Roger, le cui tensioni con David Gilmour si acuirono specialmente durante le registrazioni dell'album "The final cut", e si rivolse al tribunale di Londra per impedire che i suoi ex compagni utilizzassero il marchio "Pink Floyd" dopo il suo allontanamento, sentito da Howard Stern ha ammesso che non è valsa la pena covare rabbia per tanti anni. Quando Stern ha chiesto a Waters se pensasse che i Floyd avessero avuto torto nel continuare a proporre i suoi brani una volta uscito dalla band, il musicista ha risposto: "No, non credo. Penso d'aver sbagliato io, nel pensare che avessero torto loro". Poi Waters, 68 anni, ha aggiunto: "Quando eravamo più giovamni eravamo una squadra tosta. Dal 1968 e fino a 'Dark side' siamo stati un gruppo molto unito. 'Dark side of the Moon' è stata la prima volta che abbiamo guadagnato dei soldi veri, e in quel periodo abbiamo largheggiato. Però penso che,
dopo aver ottenuto un successo di simile portata, hai fatto tutto quello che pensavi si sarebbe potuto fare insieme. Da lì in avanti è stata una questione di rimanere aggrappati al marchio di fabbrica in modo spaurito, per paura di perdere la protezione data dai nomi 'Pink' e 'Floyd' insieme".
(Articolo tratto dal sito: rockol.it del 19 gen 2012)
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