Pubblicato: 19-11-2011

Online il primo archivio digitale dei Rolling Stones


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Mentre i Rolling Stones si punzecchiano l'un l'altro sull'opportunità d'andare in tour per i cinquant'anni della formazione, altri si sono messi d'accordo senza troppi problemi per la pubblicazione di quello che viene descritto come "il primo archivio digitale" dedicato a Jagger e soci. Il progetto è stato battezzato semplicemente "The Rolling Stones archive" e va online con la collaborazione di Bravado, definita "the world's leading merchandising company". L'archivio è di fatto un sito. Come tale i fan avranno accesso a video speciali, annotazioni, foto rare e estratti da canzoni degli Stones. In più ogni giorno saranno presentati nuovi prodotti in vendita; a tiro di mouse ecco vari articoli di merchandising, foto, litografie, cofanetti e altro ancora. Per festeggiare il lancio dell'archivio digitale, "The Rolling Stones archive" offre il download di quello che fino ad oggi era stato un bootleg, "The Brussels affair". Il disco illegale, e che dunque diventa legale, fu registrato nel 1973 e la performance belga degli Stones è definita "spettacolare". La tappa di Bruxelles si inquadrava nel tour per "Goats head soup", una serie di 21 date; Bruxelles fu






The Rolling Stones - Plundered My Soul on MUZU.TV







il penultimo stop, con due show all'arena "Forest National", con master registrati da Andy Johns e mixaggio a cura di Bob Clearmountain. Tra i brani, "Brown sugar" e "Street fighting man". Le dolenti note: su www.stonesarchive.com è quasi tutto a pagamento. "The Brussels affair" costa 7 dollari, le felpe sono sui 50 dollari, le magliette a 24 e così via. Recentemente Keith Richards, sentito dall'"Observer", ha detto: "Lavorare con Mick è come lavorare con Maria Callas. La diva ha sempre ragione e noi dobbiamo cercare di mettere assieme della musica senza scocciare la diva. Ma si pensa che, quando ci ritroviamo, siamo tutti come delle belle famiglie felici? Ma figuriamoci. E' da quando abbiamo iniziato che litighiamo come cani e gatti. E' vero, siamo come fratelli ma nel senso che a volte ci vogliamo bene e altre ci odiamo, mentre altre volte non ce ne frega niente. Io suono la chitarra, ed è da anni che vedo quel sedere lì che mi balla davanti agli occhi".


(Articolo tratto dal sito: rockol.it del 18 nov 2011)







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