Pubblicato: 18-11-2011

Occupy Wall Street: le reazioni degli artisti allo sgombero


Occupy Wall Street: le reazioni degli artisti allo sgombero

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Non si sono fatte attendere le voci degli artisti solidali col movimento di protesta Occupy Wall Street dopo lo sgombero di Zuccotti Park, sede del presidio da diverse settimane a questa parte, effettuato dalle forze di polizia newyorchesi nella prima mattinata di ieri: partita come una semplice contromossa del sindaco Michael Bloomberg nei confronti degli "indignatos" (ai quali si voleva letteralmente far togliere le tende, in ottemperanza ad una legge che proibisce il campeggio non autorizzato nei parchi pubblici cittadini), l'operazione si è tramutata rapidamente in uno scontro vero e proprio chiusosi con il fermo di diverse centinaia di persone. "Sapevamo che prima o poi il sistema avrebbe reagito", ha detto Tom Morello dei Rage Against the Machine, uno dei primi - tra gli artisti - a diventare un vero e proprio attivista del movimento: "Non ci scoraggiamo, però, perché è proprio di questo che avevamo bisogno. Dopo lo sgombero di ieri, sono convinto che 'Occupy Wall Street' possa diventare ancora più grande. E' ora di passare dalla dimensione locale a quella globale". "Non c'era davvero altro modo per far uscire quei ragazzi dal parco?", si è chiesto David Crosby, icona del folk che solo pochi giorni fa - in compagnia di Graham Nash - si è esibito proprio a Zuccotti Park: "Nessuno ha capito che questo movimento non ha nulla a che fare con la minaccia che ha provocato questo provvedimento. 'Occupy Wall Street' è molto di più che un po' di persone che campeggiano in un parco cittadino. Il parco è stata la scintilla che ha fatto cominciare il tutto, e questo è solo l'inizio". "Abbiamo avuto la reazione da stato di polizia che ci aspettavamo", ha continuato Morello: "E' successo così anche in altre città, a Portland come a Oakland. Noi non cerchiamo lo scontro: il nostro scopo è che la gente ci guardi. La nostra nazione si è accorta degli illeciti che le multinazionali hanno compiuto e che hanno portato i mercati mondiali sull'orlo del baratro, che hanno spinto la classe media sotto la soglia di povertà e i poveri in mezzo a una strada. Non ci sarà mai abbastanza spray urticante (tra le armi "non letali" utilizzate dalla polizia statunitense per disperdere i manifestanti, ndr) per spazzare via tutto questo".


Tra i primi testimoni dello sgombero è da segnalare il rapper, produttore e batterista dei Roots ?uestlove, che - via Twitter - offerto una cronaca quasi diretta delle prime fasi dell'operazione: "Mio Dio, sto guidando verso sud - sud est dalle parti di Occupy Wall Street . Laggiù sta succedendo qualcosa, ho visto un migliaio di agenti in tenuta antisommossa spingersi nelle prime cariche. Fate attenzione, tutti".


(Articolo tratto dal sito: rockol.it del 16 nov 2011)







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