Pubblicato: 13-05-2012

Mostra su Gary Moore, parla il padre


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Bobby Moore, il padre di Gary Moore, ha parlato per la prima volta del figlio dopo la scomparsa del grande chitarrista. Gary, come noto, morì domenica 6 febbraio 2011. A darne notizia fu la BBC, che aveva avuto conferma del decesso da Adam Parsons, manager dei Thin Lizzy, la band in cui Moore aveva militato. Moore aveva 58 anni,  era irlandese di Belfast ed aveva guadagnato fama e credibilità grazie al suo stile chitarristico tra il rock e il blues, anche come solista e in diverse altre formazioni, dopo i Thin Lizzy. Già il giorno seguente i tabloid britannici, citando fonti anonime, avevano parlato di "parecchi brandy" suggerendo che l'eccesso di alcool sarebbe stato alla base della morte di Moore. Nel febbraio di quest'anno, al termine dei test tossicologici condotti a Siviglia, si è saputo che Moore è morto per infarto causato dall'ingestione di uno straordinario quantitativo di alcolici. Il musicista aveva nel sangue 380 mg di alcool per decilitro; il limite massimo per guidare in Gran Bretagna è 80. Il quantitativo è solamente di poco inferiore a quello trovato nel sangue di Amy Winehouse, 416,






Gary Moore - Whiskey in the Jar on MUZU.TV








che nella sua ultima serata sulla Terra aveva bevuto tre bottiglie di vodka. Il signor Bobby, intervenuto all'apertura di una mostra di "memorabilia" appartenuti al figlio, esposizione ospitata presso il centro Oh Yeah di Belfast (15-21 Gordon Street), in un breve scambio di battute con UTV ha detto: "E' bello vederlo ricordato nel modo in cui giustamente dovrebbe essere ricordato. Spero che venga ricordato per sempre". Poi, con comprensibile orgoglio di padre: "Era il miglior chitarrista del mondo. Chiunque capisca un minimo di musica concorderebbe. E poi era una brava persona. Eravamo molto orgogliosi di lui, tutta la famiglia lo stimava un sacco". Tra gli oggetti donati dalla famiglia al centro sono da annoverare un mattone dell'albergo Maritime, dove Gary aveva suonato da giovane, e uan chitarra Les Paul da lui utilizzata. "The Gary Moore Exhibition" rimarrà aperta fino al prossimo 30 giugno, feriali 9-17, festivi 13-17, ingresso libero.


(Articolo tratto dal sito: rockol.it del 09 apr 2012)







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