Pubblicato: 18-10-2011

Lenny Kravitz, l'intervista: `Racconto in musica l'America di ieri e di oggi´


Lenny Kravitz, l

Concerti di bands rock

Notizie sulle bands rock

Lives e festivals

Live e festival di musica

Date e concerti

Nuovo album della band

Banner e locandine o lacandina dei concerti

Rock bands: rock, metal, indie, alternative, punk, hardcore, new wave, pop, stoner, blues


L'America bianca e quella nera. L'America di ieri e quella di oggi, in una specie di caleidoscopio vintage ricco di funk, rock e soul. Questo è "Black and white America", l'ultimo album di Lenny Kravitz. Un progetto che l'artista nato a New York aveva in testa da diversi anni, ma che per una ragione o per l'altra ha visto la luce solo nello scorso agosto. Musica che racconta le sue radici, sempre in bilico tra citazionismo e autobiografia, tra blacksploitation e sogno americano. Tra James Brown, Al Green e Jimi Hendrix.
Abbiamo raggiunto Lenny al telefono a Roma, per sentire direttamente dalla sua voce come è nata la sua ultima fatica e per capire cosa ci riserverà il suo prossimo tour, che a novembre toccherà anche l'Italia con due date a Treviso e Milano.
"Come mi succede ogni volta, questo disco è la mia vita. E' un bilancio di quello che sono adesso", esordisce Kravitz con tono gentile e disponibile, "L'anno scorso ho passato molto tempo alle Bahamas, immerso nella giungla. Ad un certo punto volevo uscirne, tornare sulla strada. E volevo farlo con un disco funky, che mischiasse quei suoni con il rock: è venuto fuori un risultato `meticcio´ che mi piace molto".
"Black and white America" raccoglie ben 16 brani, un azzardo per i tempi attuali, dove il digitale e la fruizione "veloce" della musica la fanno da padroni. "La versione originale del disco è un doppio vinile, quello è lo spirito con cui ho voluto farlo. Tutte queste canzoni mi hanno dato la possibilità di creare una panoramica sulla mia musica", replica Lenny. Per registrarlo, come in passato, ha suonato praticamente tutti gli strumenti da solo. "Mi piace usare questa tecnica, esprimere tutto me stesso con le mie mani e dare la mia sensibilità ai pezzi". Dal disco è stato estratto il singolo "Stand", per il quale Lenny si è voluto occupare di persona del videoclip. "Il video è stata una mia idea: la canzone parla degli ostacoli della vita, dei demoni e delle situazioni che devi combattere ogni giorno. Ma per raccontarla ho scelto la chiave dell'ironia, così è nato questo strano gioco a premi in tv".


Lenny Kravitz - Stand on MUZU.TV


Come accennato, Lenny Kravitz sarà in Italia per due concerti a novembre: insieme alla sua band sarà il 20 al Palaverde di Treviso ed il giorno successivo al Forum di Assago, alle porte di Milano. Ma quali brani troveremo in scaletta? "Il concerto sarà un mix di pezzi dell'ultimo album e dei miei classici. Non vedo l'ora di arrivare in Italia, il vostro è un paese splendido. La gente è dolce e mi dà gran belle sensazioni".
Ma non sarà un caso che il disco più black di Lenny Kravitz sia arrivato proprio nell'era Obama? "E' una coincidenza, in realtà. Ma io e il mio presidente abbiamo alle spalle una vita simile, per certi versi. Diciamo che, pur non avendolo fatto di proposito, con `Black and white America´ ho colto uno spirito che c'era nell'aria". Il musicista di New York è stato uno degli ultimi ad aver collaborato con un'icona assoluta del pop come Michael Jackson. Insieme hanno registrato il brano "Another day". "Lavorare con lui è stato splendido, è un maestro. Ma è anche una persona dolcissima, abbiamo riso come matti e trovato subito grande intensa. Il suo talento mi ha sempre ispirato e continuerà a farlo", confessa l'artista americano.
Per chiudere, visto che a Kravitz piace mescolare il futuro con il passato, gli chiediamo di dirci le sue band preferite. Del passato e del presente, così a bruciapelo. A quel punto perde l'aria professionale che avevo mantenuto finora e lo si può sentire mentre fa viaggiare la mente all'indietro. "Sly And The Family Stone, Fela Kuti e i Rolling Stones. Mio Dio, sarebbe così tante da citare", risponde lui, "Di oggi invece direi i Little Dragons, i TV On The Radio e i Black Keys, che sembrano vecchi a dir la verità ma mi piacciono anche per quello". Musica bianca e nera, di ieri e di oggi. Come la sua.


(Articolo tratto da: http://www.rockol.it del 19 set 2011)







Condividi