Pubblicato: 13-05-2012

Julian Lennon parla del suo album e di papà John


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Julian Lennon, 48 anni, il figlio avuto da John Lennon dalla sua prima moglie Cynthia, ha concesso un'intervista a "Metro" di Londra. Di seguito qualche estratto.
-Come mai un intervallo di tempo così lungo tra il tuo ultimo album e quello nuovo? ("Everything changes", uscito nello scorso ottobre)
-Con l'ultimo album che ho fatto, l'ho portato in tour per un anno per promuoverlo e ho avuto la sensazione che la gente con la quale stavo lavorando non ce la stesse mettendo tutta. Ero stufo marcio dell'industria discografica, quindi ho fatto un passo indietro. Mi è successo molte volte. Ho seguito altre strade. Mi sono fatto coinvolgere nel mondo della fotografia, che amo, e la ragione principale è che così non si possono fare raffronti con quello che faceva papà. Mi consente d'essere libero nella mia creatività, e ho avuto ottime recensioni per delle mostre che ho tenuto negli USA.
-Se ti piace la fotografia, perché adesso sei tornato nel campo della musica?
-Stavolta cerco di fare le cose a modo mio. Per me essere felici in questo business significa far le cose per conto mio. L'album l'ho pubblicato solamente in Gran Bretagna. Nel resto del mondo, sto pensando di venderlo solo online e poi pubblicarlo quando voglio. Significa anche che posso stare a casa quanto mi pare. A casa ho il mio studio di registrazione.
-Saresti stato più contento se, verso i vent'anni, avessi fatto un altro lavoro visto che la tua carriera è sempre stata inevitabilmente paragonata a quella di tuo padre?
-Ho avuto ottime recensioni, ma nei media c'è stata una forza negativa contro di me per quanto riguarda il lavoro nell'industria discografica. Per certa gente è stato difficile accettarmi. La musica è stata dentro di me dall'inizio. Quand'ero piccolo c'era sempre musica attorno a me. Mio papà mi regalò la prima chitarra quando avevo 11 anni e, a scuola, se volevi essere cool dovevi essere in un gruppo. Oggigiorno per me quello che conta è la creatività della composizione. Non sono uno che si pente delle sue decisioni. Non sarei chi sono oggi, se avessi scelto un altro lavoro ma, grazie a Dio, mia mamma mi ha sempre dato buone indicazioni nella mia vita. E' stata dura, ma ho imparato molto.
-C'è un'idea sbagliata che la gente ha di te?
-Sì, che ozio e non faccio niente. In realtà lavoro tutti i giorni, che sia musica o sia fotografia.
-Collezioni ancora cose dei Beatles?
-Sì. All'inizio riguardava mio papà e il rapporto che avevamo prima che si separasse da mamma, ma adesso la cosa si è allargata a tutte le cose dei Beatles perché da piccolo li conoscevo tutti.

L'intervista è stata pubblicata in occasione dell'uscita del secondo singolo, "Guess it was me", in commercio dall'8 aprile, che è anche
il giorno del compleanno di Julian.


(Articolo tratto dal sito: rockol.it del 07 apr 2012)







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