Pubblicato: 26-01-2012

Joy Division, dalla Disney un omaggio all'artwork di 'Unknown pleasures'


Joy Division, dalla Disney un omaggio all

Concerti di bands rock

Notizie sulle bands rock

Lives e festivals

Live e festival di musica

Date e concerti

Nuovo album della band

Banner e locandine o lacandina dei concerti

Rock bands: rock, metal, indie, alternative, punk, hardcore, new wave, pop, stoner, blues


E' stata commercializzata dalla Disney una t-shirt con la sagoma del volto di Mickey Mouse che omaggia l'artwork di "Unknown pleasures", disco di debutto dei Joy Division pubblicato nel 1979: la serigrafia applicata al capo richiama inequivocabilmente la grafica in origine apparsa sulla Cambridge Encyclopedia of Astronomy e suggerita dal batterista Stephen Morris a Peter Saville (artista autore di gran parte delle copertine degli album pubblicati dalla Factory, etichetta che mise sotto contratto la band capitanata da Ian Curtis) e Chris Mathan, che firmarono il progetto grafico. "Da un punto di vista legale, l'immagine originale è di pubblico dominio, e immagino che alla Disney lo sappiano bene", ha commentato Peter Hook, colonna del gruppo poi divenuto New Order dopo la scomparsa del frontman: "In un certo senso, per noi è un gran bel complimento. Voglio dire, un gigante come la Disney che cita la copertina di un povero gruppo di Manchester rimasto attivo per solo un paio d'anni: non so in che termini l'abbiano immaginato, ma credo proprio che qualcuno abbia voluto renderci omaggio". Esclusa ogni possibile azione legale, Hook non ha rinunciato ad avvertire scherzosamente i vertici del gigante statunitense dell'intrattenimento: "Passo un sacco di tempo a cercare di regolamentare il mercato dei bootleg dei Joy Division: di solito non chiedo soldi, ma di fare una donazione in favore degli enti per la ricerca sull'epilessia (condizione neurologica cronica della quale soffriva lo stesso Curtis, ndr): nel caso alla Disney volessero sentirsi meno in colpa per averci scippato l'idea, adesso sanno cosa fare...".


(Articolo tratto dal sito: rockol.it del 25 gen 2012)







Condividi