Pubblicato: 12-12-2011

In 16.000 alla Men Arena di Manchester, ecco il DVD dei Courteeners


Nel gennaio 2008 il quotidiano britannico "The Guardian" pubblicò una guida sui nuovi nomi da tenere d’occhio. C'erano anche Adele e Duffy. E c'erano anche i Courteeners. Tre destini indubbiamente molto diversi tra loro, con Adele diventata fenomeno collettivo planetario, la gallese che col secondo album si è piuttosto afflosciata, e poi loro. Loro che non si sa bene come definire. Due album, "St. Jude" e "Falcon", entrambi entrati nella Top 5 britannica; tuttavia la band, sebbene localmente ben conosciuta, all'estero non ha mai sfondato. Tutto bene in patria, insomma, ma i Courteeners non sono diventati -per usare un paragone ovvio- i nuovi Oasis. Se in altri Paesi la popolarità del gruppo è quello che è, tanto vale consolarsi con i risvolti relativi alla Gran Bretagna che parlano di un apprezzamento indubbiamente in crescita. Nel 2010 il loro tour locale fece registrare dei "tutto esaurito" ad ogni data, con un eccezionale picco alla Manchester Evening News Arena con 16.000 spettatori, mentre nel 2011 il dato più eclatante è proprio quello di questi giorni: i loro concerti all'Apollo di Manchester di oggi, domani e dopodomani (10.000 biglietti complessivi) sono stati spazzati via in 12 minuti. L'anno dunque si chiude in gloria per la band amata da Morrissey e Noel Gallagher, e la ciliegina sulla torta è la pubblicazione del DVD che si riferisce proprio alla magica serata alla MEN Arena. Il supporto audiovideo arriverà già il prossimo 12 dicembre, è naturalmente intitolato "The Courteeners - Manchester MEN Arena, 10th December 2010", e si ordina via
www.thecourteeners.com/officialdvd
L'elenco dei brani:
The opener
Will it be this way forever?
Acrylic
Cavorting
Good times are calling
Cross my heart & hope to fly
Lullaby
Please don't
Scratch your name upon my lips
Sycophant
Bide your time
Take over the world
That kiss
Fallowfield hillbilly
How come
No you didn't, no you don't
The rest of the world has gone home
You overdid it doll
Not nineteen forever
What took you so long

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Nel gennaio 2008 il quotidiano britannico "The Guardian" pubblicò una guida sui nuovi nomi da tenere d’occhio. C'erano anche Adele e Duffy. E c'erano anche i Courteeners. Tre destini indubbiamente molto diversi tra loro, con Adele diventata fenomeno collettivo planetario, la gallese che col secondo album si è piuttosto afflosciata, e poi loro. Loro che non si sa bene come definire. Due album, "St. Jude" e "Falcon", entrambi entrati nella Top 5 britannica; tuttavia la band, sebbene localmente ben conosciuta, all'estero non ha mai sfondato. Tutto bene in patria, insomma, ma i Courteeners non sono diventati -per usare un paragone ovvio- i nuovi Oasis. Se in altri Paesi la popolarità del gruppo è quello che è, tanto vale consolarsi con i risvolti relativi alla Gran Bretagna che parlano di un apprezzamento indubbiamente in crescita. Nel 2010 il loro tour locale fece registrare dei "tutto esaurito" ad ogni data, con un eccezionale picco alla Manchester Evening News Arena con 16.000 spettatori, mentre nel 2011 il dato più eclatante è proprio quello di questi giorni: i loro concerti all'Apollo di Manchester di oggi, domani e dopodomani (10.000 biglietti complessivi) sono stati spazzati via in 12 minuti. L'anno dunque si chiude in gloria per la band amata da Morrissey e Noel Gallagher, e la ciliegina sulla torta è la pubblicazione del DVD che si riferisce proprio alla magica serata alla MEN Arena. Il supporto audiovideo arriverà già il prossimo 12 dicembre, è naturalmente intitolato "The Courteeners - Manchester MEN Arena, 10th December 2010", e si ordina via
www.thecourteeners.com/officialdvd
L'elenco dei brani:
The opener
Will it be this way forever?
Acrylic
Cavorting
Good times are calling
Cross my heart & hope to fly
Lullaby
Please don't
Scratch your name upon my lips
Sycophant
Bide your time
Take over the world
That kiss
Fallowfield hillbilly
How come
No you didn't, no you don't
The rest of the world has gone home
You overdid it doll
Not nineteen forever
What took you so long?


(Articolo tratto dal sito: rockol.it del 08 dic 2011)







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