Pubblicato: 16-11-2011

Il concerto di Mark Knopfler e Bob Dylan ad Assago:la seconda parte della serata


Il concerto di Mark Knopfler e Bob Dylan ad Assago:la seconda parte della serata

Concerti di bands rock

Notizie sulle bands rock

Lives e festivals

Live e festival di musica

Date e concerti

Nuovo album della band

Banner e locandine o lacandina dei concerti

Rock bands: rock, metal, indie, alternative, punk, hardcore, new wave, pop, stoner, blues


Dopo un cambio palco abbastanza veloce, poco prima delle 11 sale sul palco Bob Dylan: mentre le luci si sono abbassate, si sente una chitarra che prova, e una voce fuori campo ne annuncia l’entrata. Sopresa - o quasi, per chi aveva già letto in rete la cronaca dei concerti precedenti - sul palco c’è anche Mark Knopfler, che rimane per tre canzoni: “Leopard skin pill-box hat”, “It’s all over now baby blue” e “Things have changed”. Dylan le canta svisando come suo solito; Knopfer si integra perfettamente con la band, facendo il diavolo con la sua chitarra.   La band, guidata dal fido chitarrista Charlie Sexton, è la protagonista della serata: un gruppo di gentiluomini vestiti in abito da sera che suonano roots-rock come Dio comanda. Dylan, nero vestito con cappellaccio, si alterna tra tastiere e chitarre. E, come suo solito, destruttura le canzoni cantando a modo suo. Molto classici in scaletta: “Desolation row”, “Highway 61 revisited”,  “Tangled up in blue”, “Simple twist of fate”, alcuni riconiscibili altre meno. Un po’ di pubblico inizia a uscire prima di mezzanotte, mentre il concerto va ancora avanti per un bel po'. Finale con altri classici, come "Ballad of thin man" e “Like a rolling stone”.  A dopo per la recensione completa.


(Articolo tratto dal sito: rockol.it del 15 nov 2011)







Condividi