Pubblicato: 30-10-2011

I Red Hot Chili Peppers sul palco a Colonia: 'Siamo cambiati da quando c'è Josh'


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Reduci dalla prima parte del loro tour mondiale (sono da poco rientrati dal Sud America dove il 24 settembre hanno anche partecipato come headliner al Festival Rock in Rio di Rio de Janeiro) i Red Hot Chili Peppers si sono esibiti ieri sera al Lanxess Arena di Colonia, in Germania, davanti a diciottomila persone: "Il tour in Sud America è andato molto bene", ha spiegato Chad Smith in un breve ed informale incontro con la stampa prima del concerto in terra tedesca, "sono molto appassionati i nostri fan là, erano pazzi di noi. Stasera a Colonia faremo diciotto brani dei quali almeno cinque o sei del nuovo disco". Già, il nuovo disco, "I'm with you", pubblicato a cinque anni di distanza dal precedente "Stadium arcadium" e a due anni dall'uscita dalla band di John Frusciante, sostituito dal giovane Josh Klinghoffer (già al fianco di Frusciante nel 2004 e nel 2005): "Lo spettacolo di questa sera", ha raccontato il leader Anthony Kiedis nel backstage prima di salire sul palco, "non avrà un tema principale, ma sicuramente è molto cambiato da quando Josh è con noi".

Prima del live il batterista dei Red Hot spende anche qualche parola in merito alla presentazione del disco avvenuta a fine agosto all'E-Werk di Colonia e proiettato in contemporanea in 900 sale del mondo: "L'esperienza è stata fantastica", racconta Chad, "è stata molto diversa da quella di un concerto normale perché eravamo attenti a suonare tutto in modo preciso, per fortuna l'audio era ottimo e il suono anche. Josh? Ah, lui è sempre più bravo, è un ragazzo adorabile".

E' quasi il momento di salire sul palco e la band abbandona il backstage per preparasi. Alle 21 e 24 il concerto prende inizio: Chad, in tuta da lavoro rossa, sale sul palco con un balzo e fa un primo giro di rullante e tom per scaldare il pubblico che esplode non appena esce Flea che molleggiando parte con  i suoi tocchi di basso. Entra il resto della band (con l'aggiunta di un synth e di un percussionista, elementi posizionati entrambi ai lati del palco) e Anthony intona "Monarchy of roses". Josh è un grillo e saltella qua e là senza perdersi una nota e i Red Hot si raccolgono intorno a Chad per l'intro del secondo brano, "Can't stop", e mentre la canzone avanza, potente e ritmata, il batterista percuote il timpano quasi a volerlo frantumare. I suoni non sono molto puliti, a tratti sembrano quasi dissociati tra loro, ma il pensiero subito svanisce quando Chad si mette in piedi dietro la batteria, con le braccia conserte come fosse una guardia del corpo e parte con "Charlie". "Buona sera Colonia", commenta Anthony, "Hey ciao", dice il cantante rivolgendosi a Flea: "Ciao, mi fa piacere vederti", risponde il bassista, "Ti trovo bene": su questo siparietto parte "Otherside" dove Josh mostra le sue qualità da chitarrista mentre nelle retrovie scompaiono - per il momento - percussionista e dj.

Anthony - partito con giacca, canottiera bianca e berretto, e rimasto dopo poco a petto nudo - fa un urlo e introduce "Look around" tratta dal nuovo album. Sopra le loro teste sono allestiti otto mega schermi che proiettano le immagini del live (ma non solo) e che cambiano di posizione di continuo: prima sono tutti allineati a formare un ed orme ottagono per dare la possibilità a tutto il pubblico di vedere il live, un attimo dopo sono sfalsati creando una sorta di enorme figura geometrica che spesso si fonde nelle immagini psichedeliche e colorate con il mega schermo centrale che fa da sfondo, e altre volte ancora si aprono come una fisarmonica facendo calare un enorme effetto tapparella sui Red Hot.

"Dani California" arriva inaspettata e ben riuscita, e mentre Josh è sempre più protagonista con le sue seconde voci (ma com quel modo sia di stare sul palco sia di suonare la chitarra che ricorda più alcune band grunge) il brano termina con una session rumorosa quanto potente che accende gli animi del pubblico e degli addetti ai lavori.

C'è quasi un attimo di raccoglimento per la magnifica "Under the bridge", dove sul finale Flea chiede un applauso per Josh, ma il pubblico - forse ancora tramortito dal brano appena eseguito - non dà molta retta al bassista. Arriva un'altra canzone del nuovo album, "Factory of faith", sul quale Flea regala un bel loop di basso per poi continuare, a brano terminato, con un assolo sporcato da diversi effetti che sembra quasi emulare il suono di un applauso. "Higher ground" diventa una delle canzoni meglio riuscite di tutto il concerto, una sorta di pozione resuscita morti: non perché ce ne siano di presenti tra il pubblico, ma forse l'attenzione sugli ultimi brani era venuta un po' a mancare e questa canzone, complice anche il cambio di scenografia, ravviva del tutto la folla. Prima che inizi "Californication" Flea e Josh rimangono da soli sul palco e si esibiscono in un botta e risposta che si fonde in una sola melodia. L'indimenticabile "By the way" chiude il concerto lasciando spazio poco dopo ai bis: "Around the world", "Soul to squeeze"
e "Give it away" incendiano il pubblico, mentre sull'ultima canzone la band invita sul palco il sassofonista della band africana che ha aperto il concerto. Il live si chiude, e la band dopo una jam session interminabile abbandona il palco tra gli applausi.

Anthony, Flea, Chad e Josh questa sera non hanno interagito molto con il pubblico, o perlomeno non lo hanno fatto a voce. Se lo hanno fatto è stato con il roteare e il saltellare, con qualche lancio di bacchetta da parte di Chad ai fortunati delle prime file, con qualche goccia di sudore arrivata ai sotto il palco, con qualche battuta accennata qua e là, niente di più. La prima del tour europeo dei Red Hot Chili Peppers si porta a casa comunque una sufficienza: per quanto l'audio non fosse dei migliori e per quanto a volte l'attenzione calasse un po', la band di Los Angeles ha dimostrato avere un repertorio sempre coinvolgente, pezzi nuovi compresi, e una nuova formazione in perfetta forma.

Per vedere i Red Hot in Italia bisognerà aspettare il mese di dicembre (una data a Torino il 10 e a Milano l'11): "Torneremo anche durante l'estate", si lascia scappare Chad prima del concerto, "ma non sappiamo ancora se per dei concerti singoli o per partecipare a qualche festival, di questo dovremo poi parlare con il produttore".
(dc) SETLIST: "Monarchy of roses"

"Can't stop"

"Charlie"

"Otherside"

"Look around"

"Dani California"

"Under the bridge"

"Factory of faith"

"Throw away your television"

"The adventures of rain dance Maggie"

"Right on time"

"Blood sugar sex magic"

"Higher ground"

"Californication"

"By the way"



"Around the world"

"Soul to squeeze"

"Give it away"


(Articolo tratto da: http://www.rockol.it del 08 ott 2011)







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