Lasciano? Macché, probabilmente raddoppiano. Dopo le voci sul possibile scioglimento degli U2, ventilate durante gli scorsi giorni e di fatto basatesi su interpretazioni di non precisissime dichiarazioni di Bono, ci si era messo anche un amico della band, l'artista Derek "Guggi" Rowan, per tutti solo Guggi, il quale aveva riferito al giornalista Mark O'Regan del quotidiano "Irish Independent" che la band stava soppesando le opzioni. "Ho l'impressione che stiano riflettendo, e che stiano pensando seriamente all'ipotesi di sciogliersi", aveva affermato Guggi. Era poi sceso in campo Paul McGuinness. "No, credo che me l'avrebbero detto. Non si sciolgono per niente. Sono sempre al lavoro sul prossimo disco", aveva detto il manager del gruppo. E ieri, quasi come uno sberleffo, o a voler sottolineare il fatto che loro l'idea di sciogliersi non ce l'hanno neanche lontanamente, ecco che gli U2 sono apparsi a Dublino. Edel O'Connell del quotidiano "Irish Independent" riporta che giovedì la band si è materializzata presso lo studio di Hanover Quay. A un certo punto Bono
è pure uscito e ha posato con grande gentilezza per i fan che si erano riuniti grazie al passaparola. Un fan, Gary Paul, ha anche chiesto al cantante di autografargli una miniatura di un'auto Trabant. Bono si è poi fatto fotografare accanto ai graffiti che adornano il muro perimetrale esterno dello studio. In serata il frontman si è recato all'inaugurazione della mostra d'arte di sua nipote Leah Hewson presso la galleria KTcontemporary di Donnybrook. Leah si è diplomata presso l'"Institute of Design, Art, and Technology" di Dun Laoghaire; il titolo della sua mostra, che si avvale di mezzi multimediali per esplorare l'importanza del preservare l'immaginazione, è "What's behind the magic door?". Gli U2 sbarcarono agli studi di Hanover Quay a fine 1994.
(Articolo tratto dal sito: rockol.it del 18 nov 2011)
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