Non è ancora il clou, in Gran Bretagna, delle celebrazioni per il giubileo di diamante della regina Elisabetta II. Ma poco ci manca. Dal punto di vista musicale, il punto più alto dovrebbe essere costituito dalla giornata del prossimo 4 giugno. In tale data, su un palco circolare davanti alla cancellata principale di Buckingham Palace, proprio dove sorge anche il memoriale dedicato alla regina Vittoria,
la sola in tutta la storia della Gran Bretagna ad aver regnato più a lungo (1837-1901) di Elisabetta II, si terrà un concertone pop. Ma come accadde per il giubileo d'argento della sovrana, nel '77, ci si mettono di mezzo quei ragazzacci dei Sex Pistols. John Lydon, che per l'occasione dovrebbe riprendere il suo "vecchio" nome di Johnny Rotten, e soci tutti ripubblicheranno, nell'augusta ricorrenza, "God save the Queen". Da notare che la canzone è appena stata votata "Miglior brano degli anni Settanta" dall'NME. La ripubblicazione, riporta Roya Nikkhah, arts correspondent del "Daily Telegraph", dovrebbe avvenire alla fine del prossimo maggio. I Pistols otterranno così un doppio risultato: quello commemorativo da un lato, visto che l'originale uscì il 27 maggio 1977, e quello di rompere le uova nel paniere alla canzone ufficiale - scritta da Gary Barlow e Andrew Lloyd Webber e che dovrebbe essere pubblicata negli stessi giorni - per il giubileo.
Quest'anno, grazie a Universal Music Catalogue UK, sarà ripubblicato anche il solo album dei Pistols, l'LP "Never mind the bollocks, here's the Sex Pistols". Il disco, ritenuto la pietra miliare del punk, uscì nell'ottobre 1977 su Virgin Records, che aveva accolto a braccia aperte i Pistols dopo che la A&M li aveva scaricati. Il gruppo si è recentemente rifiutato di esibirsi alle Olimpiadi di Londra, in programma dal 27 luglio al 12 agosto.
(Articolo tratto dal sito: rockol.it del 15 apr 2012)
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