Del progetto Get Cape. Wear Cape. Fly, nome veramente curioso, si iniziò a parlare diffusamente nella seconda metà del 2006 quando, armato solamente con una chitarra acustica - peraltro non particolarmente pregiata - e di un semplice laptop, Sam Duckworth, dopo essere stato paragonato a Billy Bragg, sia per via dell'aria da troubadour sia per il fatto di provenire dall'Essex anch'egli, si ritrovò sull'NME. Beccandosi un'ottima recensione. Il suo album di debutto, "The chronicles of a bohemian teenager", si guadagnò uno squillante 8/10. Per l'ex alfiere emo-folk è ormai passato parecchio tempo. L'interesse del pubblico, a dire il vero, se si guardano i posizionamenti nella classifica britannica, è sceso. Da un discreto numero 26 del primo album si è passati al 30 del secondo, poi ad un deludente 89 del terzo. Ma non di sola chart vivono gli artisti, e così riecco il progetto-band di Sam nuovamente in azione per un album intitlato "Maps" che sarà pubblicato il prossimo 7 maggio. Sam, cresciuto a Southend-on-Sea, Essex, pubblica il 30 aprile il primo estratto, "Daylight robbery". Il tracklisting di "Maps":
1. The real McCoy
2. Vital statistics
3. Daylight robbery
4. Call of duty
5. The joy of stress
6. Snap
7. The long and short of it all (featuring Jehst)
8. Offline maps
9. Easy (complicated)
10. Home
(Articolo tratto dal sito: rockol.it del 08 mar 2012)
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