Pubblicato: 06-12-2011

Darkness: le prime nuove canzoni, il tour negli USA


Darkness: le prime nuove canzoni, il tour negli USA

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Justin Hawkins, tornato saldamente al timone dei riformati Darkness, ha affermato che la band completerà il nuovo album di studio a Nashville, USA, invece che presso la abituale base nel Suffolk, in Gran Bretagna. Sentito da "Rolling Stone", il 36enne cantante nato nel Surrey e cresciuto nell'East Anglia ha specificato che, dopo aver trascorso già sei mesi a registrare il disco, per quelle che saranno le ultime aggiunte vuole che la band "si assuma più rischi". Tra i titoli di nuovi brani confermati sono da annoverare "I can't believe it's not love" e "Nothing's gonna stop us". Intanto "Billboard" riporta che il terzo lavoro del gruppo, il successore del poco riuscito "One way ticket to Hell...and back" del 2005, sarà pubblicato già nel corso della prossima primavera. E aggiunge che il primo tour nordamericano dei Darkness dal 2004 inizierà dal 1° febbraio 2012 con questo calendario:
1° febbraio: Toronto, Ont. (Phoenix)

3: Boston, MA (Paradise)

4: New York, NY (Irving Plaza)

7: Philadelphia, PA (Trocadero)

8: Washington, D.C. (9:30 CLUB)

10: Detroit, MI (St. Andrew's Hall)

11: Chicago, IL (Metro)

12: Minneapolis,MN (First Avenue)

15: Denver, CO (Summit)

17: Las Vegas, NV (House of Blues)

18: Phoenix, AZ (Celebrity Theatre)

19: Los Angeles, CA (House of Blues)

21: San Francisco, CA (Fillmore).

Nello scorso giugno i Darkness, tornati assieme nello scorso marzo con la line-up originale (il frontman Justin Hawkins, il chitarrista Dan Hawkins, il bassista Frankie Poullain e il batterista Ed Graham), avevano affermato che, ora che non abusano più di sostanze illegali, suonano meglio. Dan Hawkins aveva detto ad una agenzia del Regno Unito: "Questi concerti che abbiamo appena fatto per me sono stati un'esperienza veramente nuova. Non posso mentire, sono stati ottimi. In realtà è molto più facile suonare quando non hai preso niente. So che sembra la cosa più ovvia del mondo, ma è così. Adesso facciamo musica e basta, non ci facciamo più tutta quella roba che prendevamo prima. La 'roba' è una zavorra che ti tira a fondo e rende le cose irreali e non te le fa apprezzare".


(Articolo tratto dal sito: rockol.it del 05 dic 2011)







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