Le prime indiscrezioni si erano diffuse già nell'aprile 2009. Poi, nello scorso settembre, una mezza conferma su "Moonshadow", il musical di Cat Stevens. Il cantante, che come noto da oltre trent'anni è diventato musulmano e nel 1978 ha assunto il nome di Yusuf Islam tornando solo sporadicamente alla discografia, con due soli album "vecchio stile" pubblicati nel 2006 e 2009, attraverso suo nipote Steven Georgiou aveva lasciato intendere che qualcosa si stava effettivamente muovendo. Georgiou, che abita a Melbourne, aveva detto al quotidiano "Herald Sun": "L'obiettivo è quello di fare un musical tutto australiano perché qui cè un sacco di talento. E' andato a vedere un po' di musical l'ultima volta che è venuto qui, ed è rimasto molto colpito. Per il suo lavoro l'Australia è stato un posto importante, qui è sempre ben accolto e molto amato e lui per l'Australia ha un debole". Oggi il comunicato (dai toni poetici) che recita: "Ci saranno musiche provenienti da tutta la carriera di Islam, fino a quando era conosciuto come Cat Stevens, per raccontare la magica
storia di un giovane e della sua lotta all'ombra della Luna contro l'arrivo dell'oscurità. Parla di speranze e di sogni, di cupidigia e di potere, del giusto e dello sbagliato; ma la cosa più importante è che Moonshadow parla di felicità e di amore".
Tra i brani già confermati nel commento sonoro, "Father and son", "Wild world", "Morning has broken", "Peace train" e "First cut is the deepest". La "prima" è prevista al Princess Theatre di Melbourne nel prossimo maggio. L'album col quale l'artista è tornato al mondo del pop è stato "An other cup", pubblicato nel novembre 2006 e suo primo -in questo genere- dal 1978. Sempre nel 2006 il cantante fece sapere che gli sarebbe piaciuto essere chiamato col solo nome di Yusuf in quanto "Islam", disse, "è un nome che non dovrebbe essere sloganizzato".
(Articolo tratto dal sito: rockol.it del 14 dic 2011)
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