Pubblicato: 09-08-2013

Miles Kane, 'Don't forget who you are': 'Vivo, respiro e morirò per la musica'


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"Ho scelto questo titolo, 'Don't forget who you are', per ricordare a me stesso chi sono come persona e per farlo ricordare agli altri. Credo sia importante tenere a mente quali sono le cose importante nella propria vita'. Inizia così la nostra chiacchierata con Miles Kane, giovane musicista inglese che ha pubblicato nelle scorse settimane il suo secondo album solista. Dopo l'esordio nel 2011 con "Colour of the trap" e la collaborazione con Alex Turner degli Arctic Monkeys nei Last Shadow Puppetts, Kane torna sulle scene musicali con undici pezzi assolutamente rock 'n' roll, alcuni dei quali nati dalla collaborazione con Paul Weller. "E' un album pieno di sonorità rock 'n' roll questo, un disco che metti su il sabato sera", ci racconta Miles.
"I temi principali sono emozioni e sentimenti: si parla di innamorarsi, di perdere questo amore, di gioia e dolore. Sono stato moltissimo in tour, ho fatto tanta pratica sia a livello di voce che di chitarra. Questo è ciò che è accaduto nell'intervallo tra i due dischi. Suonare in giro mi ha ispirato per questi nuovi pezzi. Essere in tour e provare come possano suonare i brani dal vivo hanno fatto in modo che questo album fosse più 'forte' rispetto a quelle precedente. Proprio ciò che volevo realizzare, uno stacco netto con la mia precedente produzione", afferma ancora il musicista.
Parliamo con Miles di Paul Weller e Ian Broudie, produttore del suo nuovo lavoro: "Paul Weller è stato fantastico, mi ha ispirato davvero molto, è un tipo 'figo', mi ha incoraggiato ed è stato bello lavorare insieme. Tutte le tracce di questo nuovo disco sono registrate in presa diretta, poi abbiamo sistemato voce e chitarre. E' stato molto divertente registrarlo, piacevole, una sana dose di divertimento. Ian Broudie, invece, lo conoscevo da anni, ma solo ora è arrivata l'occasione di lavorare insieme. Ci siamo seduti l'uno di fronte all'altro un pomeriggio e gli ho detto che volevo realizzare un secondo album. Abbiamo parlato dei brani, delle sonorità e tutto è venuto da sè. Abbiamo registrato insieme la traccia 'Taking over' e da quel punto di partenza abbiamo capito che direzione far prendere al disco", dice Kane.




Chiediamo all'artista cosa lo abbia spinto a tentare la carriera solista dopo aver militato in varie formazioni: "Quando sei da solo puoi provare più cose, puoi sperimentare, è la dimensione che si adatta perfettamente a me, sicuramente molto di più che far parte di una band. Intraprendere il percorso da solo è semplicemente accaduto, non l'ho pianificato sono stati gli eventi a spingermi verso una certa direzione. Mi sento sempre come se fossi ancora in ragazzino: sono nato respiro e morirò per la musica", sostiene il musicista. Miles Kane si esibirà in Italia per due differenti tipologie di live: la prima lo vedrà come supporter per le date italiane degli Arctic Monkeys del 10 e 11 luglio, poi sarà Solista a Milano il 2 novembre: "Sarà un ottimo concerto rock, come è sempre stato, sarà elettrizzante, vi farò bruciare", dice Kane sorridendo.
"Tra le mie radici musicali ci sono Beatles, Motown, David Bowie, Mark Bolan dei T-Rex ma se dovessi segliere una collaborazione direi Jack White, lo adoro, mi piacciono la sua musica e il suo modo di suonare la chitarra, credo sia un'ottima combinazione", aggiunge il chitarrista. "Per ora i miei progetti futuri sono avere un bell'anno in tour, che il disco piaccia e vedere cosa accadrà alla fine di tutto questo. Forse potrebbero esserci dei nuovi progetti anche con i Last Shadow Puppets, chissà....", conclude Kane.


(Articolo tratto dal sito: rockol.it del 04 lug 2013)