Pubblicato: 05-05-2013

Yes in studio in autunno: 'Il nuovo cantante darà un contributo importante'


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Il successore di "Fly from here", album degli Yes datato 2011 e pubblicato sul mercato internazionale dall'etichetta napoletana Frontier Records, dovrebbe prendere forma in studio nell'autunno del 2013 con il contributo sostanziale del nuovo cantante Jon Davison subentrato l'anno scorso a Benoit David (a sua volta ingaggiato per sostituire il vocalist originale Jon Anderson). "Stiamo già lavorando ad alcuni frammenti e all'assemblaggio della musica" ha rivelato a Billboard il bassista, cofondatore e portavoce del gruppo inglese Chris Squire, aggiungendo tuttavia che il lavoro è ancora allo "stadio di germinazione". "Jon è anche un autore, e quindi porterà qualcosa in tavola da aggiungere alla miscela degli Yes", ha spiegato Squire a proposito del ruolo di Davison. "E' decisamente uno spirito creativo e non vediamo l'ora di mettere a punto con lui il nuovo materiale: la speranza è di realizzare un nuovo album di studio degli Yes che suoni fresco e diverso".

Come Rockol ha già avuto occasione di scrivere, gli Yes saranno impegnati quest'anno (a partire dal 1° marzo, negli Stati Uniti) nella riproposizione integrale dal vivo di tre album storici, "The Yes album" del 1971, "Close to the edge" del 1973 e "Going for the one" del 1977. "E' un'idea con cui ci siamo trastullati e di cui abbiamo discusso di tanto in tanto negli ultimi dieci anni", ha spiegato Squire. "Abbiamo pensato che questo fosse il momento giusto per mettere in pratica questa strategia e vedere come funziona. Chi ha comprato i biglietti dei concerti (23 le date già programmate negli Usa) sembra esserne piuttosto eccitato. Ci presentiamo con questo formato e con questi album e mettiamo alla prova l'idea. In futuro potremmo farne altri, anche se la prossima volta che andremo in tour sarà per promuovere il nuovo album di studio".





La scelta, spiega Squire a Billboard, è caduta in questa circostanza su tre album che "denotavano certi momenti cruciali nella carriera degli Yes. 'The Yes album' segnò l'arrivo del chitarrista Steve Howe in formazione, mentre 'Close to the edge' sfoggia la prima suite del gruppo sviluppata su un'intera facciata e 'Going for the one' vide tornare nel gruppo il tastierista Rick Wakeman e fu anche la prima volta che gli Yes registrarono al di fuori del Regno Unito. Come si vede, sono tutti album degli anni '70, leggermente differenti tra d loro: in sostanza rappresentano la nostra carriera nell'arco di quel decennio".

Di tutti i brani, ricorda il bassista, solo "A venture" da "The Yes album" non è mai stati eseguita dal vivo nella forma registrata in studio. Nei concerti, anticipa Squire, ci sarà comunque posto anche per qualche pezzo storico estratto da altri dischi: "Mi aspetto che il pubblico avrà modo di ascoltare 'Roundabout' a fine scaletta, qualche pezzo da 'Fragile' ".


(Articolo tratto dal sito: rockol.it del 02 gen 2013)