Scott Weiland si scusa coi fan e polemizza con gli Stone Temple Pilots
Il cantante si è trovato di fronte a un gruppo di persone nel pubblico che ha intonato ad alta voce lo slogan "Fuck Chester" ("Fanculo Chester", in riferimento alla sostituzione di Weiland con Chester Bennington dei Linkin Park); Weiland ha ringraziato per il supporto e poi si è lanciato in un piccolo monologo.
(Tratto da: rockol.it)
(21 ago 2013)
Continua la saga delle infinite recriminazioni, polemiche e attacchi tra gli
Stone Temple Pilots e l'ex cantante
Scott Weiland.
Questa volta il "fattaccio" è avvenuto durante un concerto solista di Weiland al Trocadero di Philadelphia lo scorso 17 agosto.
Il cantante si è trovato di fronte a un gruppo di persone nel pubblico che ha intonato ad alta voce lo slogan "Fuck Chester" ("Fanculo Chester", in riferimento alla sostituzione di Weiland con Chester Bennington dei
Linkin Park); Weiland ha ringraziato per il supporto e poi si è lanciato in un piccolo monologo: "Viviamo su un grande, vecchio pianeta, in un grande, vecchio universo, in un grandissimo cerchio e tutto prima o poi trova un senso. Però proprio non capisco: Chester ha il suo gruppo con cui fa un sacco di soldi. E non capisco perché si sia unito a una band praticamente sconosciuta".
Poi ha avuto un attimo di ripensamento e ha aggiunto: "Il problema è che avrei dovuto tacere e mi scuso con i fan che si sentono presi tra due fuochi, perché anche io mi sento così, a livello emotivo. E invece tutto quello che vorrei fare è suonare la mia musica".
Weiland è stato allontanato dagli STP a causa di un comportamento che - a detta del gruppo - danneggiava l'intera band: performance approssimative, ritardi continui e problemi di tossicodipendenza.
Quando Weiland ha iniziato a esibirsi da solo, gli ex colleghi lo hanno denunciato perché utilizzava pezzi della band per i suoi show solisti; a questo punto il cantante ha sporto una contro-denuncia, accusandoli di non avere titolo per utilizzare il nome Stone Temple Pilots senza di lui.
(Articolo tratto dal sito: rockol.it del 21 ago 2013)