Pubblicato: 24-07-2013

Ian Gillan (Deep Purple): 'Aiutato da Jon Lord, dopo la morte, per una canzone'


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Lo scorso 16 luglio Rockol così dava la brutta notizia: "E' morto all'età di 71 per un'embolia polmonare causata da una forma di tumore al pancreas Jon Lord, storico co-fondatore e tastierista dei Deep Purple: l'artista è spirato in un ospedale londinese oggi, lunedì 16 luglio". Della scomparsa di Jon i Purple hanno parlato direttamente con Rockol lo scorso 30 aprile, quando i due Ian della veterana formazione britannica hanno detto: "Jon è morto esattamente quando abbiamo finito di registrare le tracce base del disco. Sono stati attimi davvero difficili in studio. Sapevamo tutti che era molto malato, ma quando la cosa è diventata reale e abbiamo dovuto fare i conti con questa realtà è stato strano. Ho visto Jon poco prima di iniziare le sessioni di registrazione, e sapevo che non lo avrei rivisto mai più. Non mi sembrava molto diverso, era di certo molto magro per via delle cure a cui era sottoposto, ma si capiva che non aveva più voglia di stare al mondo. La vita non era piu divertente. Quando la notizia è arrivata ero molto triste, ma non sorpreso. Ma abbiamo dovuto accettarlo. Alcune delle tracce presenti nel disco, anche se Jon non stava più nella band da molto tempo, risentono delle influenze che lui aveva portato precedentemente sono ancora presenti nella nostra musica. Lui non andrà mai via". Ora Gillan torna sull'argomento. Ian, sentito dall'agenzia Wenn, ha riferito che Lord











 gli ha dato - in un certo senso - una mano a finire una canzone. Dopo la sua scomparsa. Ha detto Gillan: "Eravamo a Nashville a registrare il nostro nuovo album, quando a darci la notizia della morte di Jon arrivò Ian Paice. Ce lo aspettavamo, ma nondimento fu un terribile choc. Per un po' siamo rimasti tutti in silenzio, poi abbiamo iniziato con degli aneddoti, ci siamo messi a parlare di tutte le cose belle passate con Jon e tutto quello che lui voleva dire per noi. E' stato un po' come quando se ne era andato mio padre. Il suo corpo non c'era più, ero sconvolto, ma subito dopo sono stato pervaso da tutto il suo spirito e da allora lui viaggia con me...e Jon ha riempito la stanza allo stesso modo. Quindi ho buttato giù qualche riga: 'Souls having touched are forever entwined', che poi ho letto al suo funerale. E ho usato la stessa frase nell'ultimo passaggio di una canzone che si chiama 'Above & beyond', che era tutta a posto tranne proprio quell'ultima riga. Sapevo che si parlava di separazione, che fossero due persone che si amano e che devono lasciarsi, oppure di qualcuno che intraprende un lungo viaggio. Solo che prima non mi era venuto in mente niente. Appena ho infilato dentro quella frase, è stato come se Jon Lord ce l'avesse cantata. E' stato meraviglioso, incredibile".


(Articolo tratto dal sito: rockol.it del 02 giu 2013)