Pubblicato: 05-08-2013

Boy George, dopo vent'anni di silenzio arriva il nuovo album 'This is what I do'


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Si intitola "This is what I do" il nuovo album di inediti in studio di Boy George, il primo - formalmente - da "Ordinary alien" del 2010, disco dance assemblato con il produttore tedesco Kinky Roland, ma in realtà - eccezion fatta per "U can never B2 straight", raccolta di versioni alternative, inediti e demo - ideale seguito di "Cheapness and beauty" del '95: il disco dell'ex leader dei Culture Club verrà presentato con uno showcase al londinese Meltdown Festival, quest'anno curato dalla vedova di John Lennon Yoko Ono.

Prodotto da Richie Stephens, l'album è impreziosito da un discreto numero di collaborazioni, che però - al momento - non sono state rese note. Per il momento, la promozione dal vivo è limitata al solo Regno Unito, con una breve tournée di nove date che verrà inaugurata il prossimo 3 novembre a Manchester per chiudersi l'11 dello stesso mese a Brighton.

Il debutto solista di George Alan O'Dowd, "Sold" del 1987", fece segnare la sua migliore prestazione in classifica proprio nel nostro Paese, dove si spinse fino al quinto posto nelle chart di vendita, riuscendo comunque a restare nella top 50 nelle graduatorie europee. Dopo questo exploit, la carriera solista della voce di "Karma chameleon" conobbe un lento ma inesorabile declino: "Tense nervous headache" riuscì a strappare giusto un 48 posto nelle classifiche svedesi, rimanendo uncharted, ovvero fuori dai rilevamenti, in tutto il resto del Vecchio Continente, così come tutti i suoi album solisti successivi (ad eccezione di "The martyr mantras", sessantesimo in UK e tredicesimo in Austria, e "Cheapness and beauty", quarantaquattresimo nel Regno Unito).


(Articolo tratto dal sito: rockol.it del 26 giu 2013)