Blur, nuovo album: c'è la conferma di Jamie Hewlett (Gorillaz)
Ai tanti indizi disseminati dai Blur circa la realizzazione di nuovo album di inediti in studio - l'ultimo dei quali, le proficue session di registrazione a Hong Kong - si aggiunge ora un'autorevole conferma: Jamie Hewlett, il disegnatore britannico ideatore dell'immagine virtuale dei Gorillaz già coinquilino di Damon Albarn, parlando del futuro della cartoon band (che, appunto, divide il proprio frontman con i Blur) ha spiegato come il quartetto londinese abbia effettivamente in programma di pubblicare una nuova prova sulla lunga distanza.
(Tratto da: rockol.it)
(24 giu 2013)
Ai tanti indizi disseminati dai
Blur circa la realizzazione di nuovo album di inediti in studio - l'ultimo dei quali,
le proficue session di registrazione a Hong Kong - si aggiunge ora un'autorevole conferma: Jamie Hewlett, il disegnatore britannico ideatore dell'immagine virtuale dei
Gorillaz già coinquilino di
Damon Albarn, parlando del futuro della cartoon band (che, appunto, divide il proprio frontman con i Blur) ha spiegato come il quartetto londinese abbia effettivamente in programma di pubblicare una nuova prova sulla lunga distanza.
"Ci sono cinque anni di pausa tra un disco e l'altro (parlando dei Gorillaz, ndr) perché una volta che ne hai finito uno ti senti svuotato e ti viene voglia di fare altro", ha raccontato al Guardian Hewlett: "Così Damon è partito in tour coi Blur: stanno girando il mondo e stanno lavorando ad un nuovo disco, quindi per lui è un momento molto occupato. Anch'io sto facendo altre cose. Ma credo che quanto i tempi saranno maturi torneremo. C'è poi il fatto che l'industria discografica sia cambiata moltissimo rispetto a quando iniziammo noi. Adesso i soldi sono finiti e ci sono questi nuovi gruppi impressionanti, tipo gli irlandesi
Script, tipo ragazzini di quattordici anni che sono i migliori chitarristi rhythm and blues che vi sia mai capitato di sentire. Hanno quattordici anni e si fanno i dischi nella loro cameretta, senza spendere una lira. Invece i Gorillaz sono molto costosi, per un discografico. Costosi perché 'animati'... Quindi sì, credo non ci sia troppa fretta".
"Credo che i Gorillaz abbiano un futuro, anche se sono una realtà complessa e complicata da produrre", ha proseguito Hewlett: "Penso che prima di fare un nuovo disco sia il caso di aspettare ancora un po', perché come spesso accade nel musicbiz cambia tutto in pochissimo tempo. E Damon ha un sacco di cose da fare, nel frattempo. Di solito ci prendiamo una pausa di cinque anni tra un disco e l'altro (l'ultimo disco,
"The fall", fu pubblicato nel 2011, ndr) per distrarci con altre cose, perché farne uno è un lavoro davvero duro. Di solito lavoro senza sosta per anni, e ogni tanto fa bene staccare del tutto e cambiare aria. Però per un disco serve una buona idea, e serve continuità nell'ispirazione. A livello collettivo, più che personale".
Il Blur si esibiranno in Italia i prossimi 28 e 29 luglio rispettivamente al City Sound Festival di Milano e al Rock in Roma, nella Capitale.
(Articolo tratto dal sito: rockol.it del 24 giu 2013)